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Un modello avanzato dell’intervista di selezione

Aggiornamento: 20 feb 2023

Articolo di Mariano PIZZO



L’intervista di selezione, spesse volte confusa con il più generico colloquio di lavoro, è un particolare tipo di colloquio psicologico e lo strumento principale di conoscenza della personalità all’interno del processo di selezione e valutazione del personale; esso rappresenta anche uno dei momenti più importanti di incontro fra individuo e azienda.

Nel tempo, lo strumento ha sviluppato alcune caratteristiche peculiari, che riguardano, in particolare: la sua struttura relazionale (numero di intervistatori e intervistati), lo stile di conduzione (amichevole, professionale o partecipativa) e la sua modalità di conduzione (strutturata, guidata o libera).

Comunque, al fine di aumentarne la potenza di indagine, di rendere quanto più oggettiva la valutazione del candidato, anche secondo norme etico professionali, è sorta l’esigenza, soprattutto nei contesti selettivi in cui sono presenti un numero considerevole di psicologi, di realizzare un modello di intervista in grado sia di rappresentare un contenitore per i differenti orientamenti teorici dei professionisti, sia di rendere quanto più possibile condivise, fra questi ultimi, le modalità di utilizzo dello strumento.   

Per rispondere a tale esigenza è stato realizzato il Modello Pluralistico Integrato (M.P.I.) dell’intervista di selezione, utilizzato anche in ambito militare, definito come un’intervista di selezione guidata, in cui si incontrano psicologo e candidato (intervista a due) con una modalità partecipativa. Il M.P.I. è uno strumento coerente, flessibile ed omogeneo, ad uso esclusivo dello psicologo e si basa sulle teorie psicologiche fenomenologiche ed esistenziali, in particolare quella gestaltica e rogersiana. Storicamente è un’evoluzione del modello italiano ideato nel dopoguerra da A. Gemelli e L. Ancona. L’intento è quello di offrire al professionista uno strumento che gli consenta di giungere alla valutazione delle caratteristiche di personalità del candidato attraverso un confronto coerente fra una serie di elementi oggettivi della persona e le caratteristiche richieste dall’organizzazione (contenute nel profilo professionale).

I parametri fondamentali del modello sono: lo psicologo, il contesto o set (es. luogo, luce, distanza fra gli attori, posizione delle sedie, ecc.) e le fasi principali della relazione o setting (pre-contatto, dinamica del contatto e post- contatto). 

Tali parametri sono accuratamente standardizzati, coerenti fra di loro e con le teorie gestaltica e rogersiana di indagine e conoscenza della personalità; questa necessità è legata all’ottica della prevenzione dell’errore, cioè dell’analisi accurata di tutte le varie componenti che costituiscono la relazione, al fine di aumentare la validità di contenuto e di costrutto dello strumento.

In particolare, nella fase di pre-contatto, lo psicologo studia principalmente la cartella del candidato (composta da: test somministrati e questionario biografico); formula delle ipotesi da verificare successivamente e, in relazione a queste ipotesi, imposta il tipo di domande da fare al candidato.

Nella dinamica del contatto, lo psicologo indaga le dimensioni del Sè attraverso le aree di indagine, l’osservazione (verbale e non verbale) e il linguaggio (formulazione guidata delle domande, ovvero tecniche di ascolto attivo).

Nella fase di post-contatto, infine, lo psicologo compila, in modo coerente, le diverse parti della cartella (es. elementi relativi alle caratteristiche e alla struttura di personalità, dati emersi dai test o dal questionario biografico), esprimendo, infine una valutazione del candidato.

L’esperienza dell’utilizzo dell’M.P.I. di intervista dimostra che, per la valorizzazione del capitale umano in ambito aziendale e istituzionale, soprattutto in un questo momento storico di intenso cambiamento sociale ed economico che coinvolge anche il mercato del lavoro, è necessario investire nella professionalità degli operatori del settore, scegliendo psicologi che abbiano acquisito e maturato competenze specifiche, sia organizzative che cliniche, oltre che presentare una predisposizione alla crescita personale, attraverso lo sviluppo dell’autoconsapevolezza, e tramite un approccio integrato alla valutazione della personalità. 


Mariano Pizzo

Pizzo M., Di Nuovo S., L’utilizzo del Modello Pluralistico Integrato (MPI) dell’intervista di selezione nella valutazione psico-attitudinale del personale dell’Esercito Italiano, Giornale di Medicina Militare, anno 172, fasc.1/ 2022, Tivoli (RM). 


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