top of page

LA LEADERSHIP E LE SUE TRASFORMAZIONI


Articolo di Andrea Castiello d’Antonio


La tematica della leadership ha da sempre ricevuto grande attenzione nell’ambito delle Forze Armate e, in modo più ampio, nei contesti in cui si assicura la sicurezza e la difesa dello Stato.

Nel mondo delle organizzazioni civili si suole distinguere, spesso in modo abbastanza netto, tra le qualità che sono richieste al “leader” e al “manager”, e ciò per molti buoni motivi. Qualcosa di analogo può essere visualizzato nelle gerarchie militari ponendo attenzione ai diversi livelli di responsabilità, decisionalità e molto altro che distinguono i vertici dalle strutture sottostanti. Ma al di là della distinzione tra leadership e management può essere interessante notare alcune evoluzioni del concetto di leadership che si sono manifestate nel corso dei decenni.

Inizialmente la leadership è stata studiata soprattutto nell’ottica della definizione delle qualità che il leader avrebbe dovuto possedere: quindi il focus è stato – ed è ancora, pur se con altre e qualitative attenzioni – sulla personalità del leader

Dall’interesse ai tratti della personalità e alle caratteristiche intrinseche del leader si sono sviluppati altri punti di attenzione che hanno spaziato su diverse aree: dalle funzioni della leadership, quindi ciò che si richiede “fare” a un leader, al comportamento manifesto, fino a prendere in esame altri parametri che hanno legato indissolubilmente il leader al gruppo che comanda. 

L’insieme del leader e dei follower è, oggi, considerato uno schema di base ottimale per intervenire nel miglioramento delle capacità di tutti gli attori impegnati sul campo, dato che il leader ha bisogno della sua squadra non meno che i follower necessitano di un capo che svolga, almeno, le classiche funzioni di direzione, dall’organizzazione al comando, e molte altre.

In tali contesti ci si è chiesto più volte se esistesse uno stile ottimale di leadership adatto per ogni condizione e la risposta è stata quella di virare verso la situazionalità, cioè verso il modello della leadership situazionale, un modello sicuramente ben articolato e riscontrabile nelle necessità pratiche ma anche parecchio difficile (a mio avviso) da incarnare nelle persone. Si torna, pertanto, al tema di fondo, e cioè che per attualizzare dei modelli di leadership sofisticati è necessario disporre di esseri umani ben scelti e altrettanto ben formati. Ecco emerge l’importanza delle fasi di reclutamento e selezione, e delle ricorsive fasi di formazione e addestramento per tuto il personale militare, in specie per coloro che hanno la responsabilità di guidare altri uomini e donne.

Se un tempo il focus del leader era indirizzato sul compito e sul risultato da conseguire, da tempo si è compreso fino a che punto l’obiettivo da conseguire sia il frutto della cooperazione strutturata e sinergica di una squadra in cui i singoli membri devono sentirsi tutti ugualmente coinvolti e attivamente partecipi. Ciò ha rimesso al centro della tematica il punto dell’etica e dell’etica-in-azione, che rappresenta ciò che davvero interessa nello svolgimento di ruoli così importanti e delicati.


Per approfondire v. i miei due articoli pubblicati su RIVISTA MILITARE dal titolo “La leadership ieri e oggi”: Rivista Militare numero 3-2022 pagine 54-58, e numero 4-2022 pagine 50-52.


45 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page